giovedì 28 febbraio 2013

LA STORIA DI ANIA #2


In ritardo ma ce l'ho fatta a scrivere un altro pezzo della storia di Ania! Perdonatemi il cambiamento di narrazione a metà testo, revisionerò il testo prometto! La storia sta cominciando a svilupparsi nella mia testa e forse è meglio che io mi faccia una scaletta per non dimenticarmi nulla!! Poi, appena ne avrò il tempo e sopratutto l'ispirazione, farò degli schizzi dei personaggi! :) Ora non mi resta che augurarvi buona lettura! :)


Mentre Ania si accingeva a rimettersi a testa bassa a disegnare cominciò a pensare. Pensava a quello che le succedeva in quel periodo,  al suo lavoro come volontaria in un canile - aveva sempre voluto avere un cane ma i suoi genitori non glielo permettevano -, alla scuola, a tutto quello che circondava la sua vita. In particolare pensava ad una persona, ad un ragazzo che rispondeva al nome di Mattia. Era un ragazzo che frequentava la sua scuola, faceva anche lui l’ultimo anno ed aveva un anno in più di Ania. Slanciato, capelli corti ma non troppo, moro, occhi tra il verde ed il marrone con una piccola sfumatura nera intorno al bordo. Eh si, Ania passava intere ore ad osservare la sua foto ed in segreto gli aveva fatto dei ritratti.
Conosceva ogni piegatura della sua pelle, ogni sua più piccola ed impercettibile ruga del viso, forse sapeva anche di preciso quante ciglia avesse. Ne era invaghita da tempo, quasi era diventata per lei un ossessione ma era troppo timida anche solo per salutarlo, figuriamo per altro! Si conoscevano, cioè, lei conosceva praticamente tutto di lui ma non si poteva dire il contrario. Mattia aveva un carattere difficile, un po’ da duro, anche se era stato rimandato era molto intelligente e sveglio, non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, nemmeno dai professori, eppure, nonostante tutta la fama di cui godesse non trattava male gli altri per piacere, come molti fanno. Lui viveva della regola vivi e lascia vivere. Era questo che maggiormente affascinava Ania. Poteva perdersi nel suo sguardo ed in segreto immaginava di passeggiare al parco con lui, di andarci al cinema, di uscirci fuori a cena e sperava con tutto il cuore che un giorno i suoi desideri potessero essere avverati.  Ania non aveva molti amici al contrario di Mattia, ma sapeva che per qualsiasi cosa poteva contare su una persona veramente speciale per lei: Beatrice, la sua migliore amica. Sono talmente legate l’una all’altra che quasi si reputano sorelle. Beatrice è l’opposto di Ania, è estroversa in modo spaventoso, non ha paura di nulla, men che meno dei confronti con le altre persone che, al contrario, sembrano piacerle parecchio. Dal suo metro e ottanta intimidisce qualsiasi ragazza che voglia mettersi contro di lei e riesce in modo impressionante a fare valere sempre le sue ragioni. Ania personalmente ha sempre faticato  a darle torto e le poche volte che ci ho provato l’ha guardato con quei suoi profondissimi ed inquisitori occhi verdi e le ha fatto cambiare idea.
Proprio mentre stava pensando a lei squillò il cellulare e Ania balzò dalla panchina dov’era seduta. <<Ma hai dei superpoteri o cosa?>> rispose Ania. <<Che? Guarda che un semplice ciao mi andava bene lo stesso! Comunque, che stai facendo? Disegni come al solito o stai pensando a quel deficiente, come al solito? O peggio ancora, fai entrambe?>>. Ecco Beatrice, l’adoro. E’ schietta ed è questo che maggiormente amo di lei. <<Devo risponderti per forza?>> gli dissi. <<Certo che si, anche se sono sicura che Il Cretino sta occupando maggiormente i tuoi pensieri. Ti prego, dimmi che non stai disegnando una sua qualsiasi parte del corpo!>> urlò lei. Come si può ben intuire dai suoi discorsi non gli va molto a genio il destinatario della mia colossale cotta.
 <<No, sono al parco e sto disegnando la natura. Da brava osservatrice quale sono! Se vuoi puoi fare un salto qui.>>
<<Bene. No, non riesco a venire, devo studiare per domani. Mi interrogherà di sicuro, vedrai di quanto poco mi sbaglio!>>  disse con disappunto.
<<Tranquilla! Vedi di studiare bene e tutto piuttosto! Poi ti farò vedere il mio disegno che so che non mi credi! Ora riprenderei, mi avevi cercato per dirmi qualcosa in particolare?>> chiesi.
<<No, nulla di particolare, solo per verificare che non stessi pensando a quella sottospecie di..di…non so neanche fare un paragone…sarebbe riduttivo ed un insulto alla specie animale che sceglierei!>> ribattè lei.
<<E dai Bex, perché devi essere così cattiva! Non ha mai fatto niente di male né a me, né a te, né tantomeno ad altri…o almeno per il momento.>>
<<Si lo so, ma se la tira. E’ presuntuoso ed inoltre ha tutte ai suoi piedi…tutte! Ed io non voglio che tu sia solo un numero, un viso in mezzo a molti altri, tu sei speciale e una come te merita di meglio che uno come lui. Ho paura che tu possa uscirne ferita e non voglio. Tutto qui.>>
<<Sei sempre così premurosa. Ed assillante! Dai tranquilla! Ancora ho la situazione sotto controllo, mi fermerò prima che la mia diventi un ossessione. Promesso.>>
<<Va bene dai, ti credo! Ti saluto allora. Ci sentiamo più tardi. Ciao An>> mi salutò
<<Ciao Bex>> le risposi.
Analizzando bene la situazione il vero problema, il mio vero problema era uno solo: la mia era già un ossessione.

2 commenti:

  1. Farai anche gli schizzi dei personaggi?! Waaaa :D non vedo l'ora di vederli!
    I racconti si stanno allungando e si iniziano a conoscere altri dettagli della storia di Ania, benebenebene *si sfrega le mani in modo cospiratorio* Anche questa volta posso dire di aver letto un racconto leggero e simpatico, aspetto la "prossima puntata"!
    -Ale :)

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    1. Sono contenta che ti piaccia! adesso dovrò davvero delineare la storia! se hai degli spunti, dei suggerimenti, qualsiasi cosa non esitare a comunicarmelo! :) grazie, leggere i tuoi commenti mi da sempre grande soddisfazione!!! :)

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